I semi di girasole fanno bene alla pressione? Ecco la risposta dell’esperto

Sicuramente mangiare in modo scorretto, prediligendo un tipo di alimentazione spesso non sana e ricca di grassi insaturi e carboidrati può rappresentare davvero un grosso problema per la salute, che con il tempo ne risente e diventa difficile riuscire a risolvere o comunque a tamponare tutti i rischi che si corrono. Uno degli alimenti più problematici è sicuramente l’olio, in particolare quello per friggere.

A prescindere dal fatto che mangiare cibi che vengono destinati alla frittura non è mai salutare, ma ci sono alcuni oli, soprattutto quello di girasole, che va usato con grande moderazione perché non aiuta sicuramente il nostro organismo. Ecco tutto quello che devi sapere per consumare in modo equilibrato e con intelligenza l’olio di girasole.

L’olio di girasole: cosa contiene?

L’olio di girasole è uno degli alimenti più comuni in cucina, che si usa per friggere, condire insalate e preparare anche i comunissimi dolci, come le torte o i biscotti. Tuttavia, negli ultimi anni è finito sotto la lente di ingrandimento a causa di una serie di effetti collaterali che possono influire sulla salute, specie quando si parla di pressione sanguigna. Ma fa davvero male o si tratta del solito falso mito?

Per capire se l’olio di girasole possa davvero fare male e influire negativamente sulla pressione, è necessario capire cosa contiene. Ci sono acidi grassi polinsaturi, che fanno parte degli omega-6; la vitamina E, un potente anti-ossidante, e una quantità variabile di grassi saturi, ma sicuramente in numero decisamente più basso rispetto agli altri oli, come l’olio di palma.

Ma allora cosa rende l’olio di girasole pericoloso per la pressione?

Il problema potrebbe essere ricollegato alla presenza degli omega-6 che sono comunque importanti per il nostro organismo, ma spesso accade che la quantità può fare una vera e propria differenza. Gli esperti, infatti, sottolineano che un eccesso di omega-6 può creare uno squilibrio nell’organismo a partire da infiammazioni croniche, che alla lunga hanno effetti negativi proprio sulla pressione. Come consumare allora l’olio di girasole se si soffre di ipertensione?

  • se lo usi per friggere, non c’è alcun tipo di contro misura che possiamo proporti, perché la frittura produce dei composti ossidati che sono dannosi per il cuore
  • consumarlo raramente può aiutare
  • bilancia optando per un consumo più elevato di altri tipi di grasso

E’ bene ricordare che non ci sono delle evidenze scientifiche per cui da solo l’olio di girasole possa davvero essere dannoso per il cuore e per la pressione sanguigna. Anzi va detto che se consumato equilibratamente, l’olio di girasole non solo non è un nemico per la salute, ma è ricco di benefici, perché gli omega-6 è fondamentale per la salute dell’organismo, e la vitamina E aiuta a ridurre lo stress ossidativo.

Quindi, chi soffre di pressione alta può consumare l’olio di girasole, ma con moderazione. Non serve pertanto eliminarlo, ma usarlo con enorme criterio, preferendo mangiarlo crudo e alternandolo anche con altri oli, possibilmente l’olio evo che risulta il migliore sotto ogni punto di vista, oltre che essere quello meno trattato.

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